19 Nov 2020

Diventa instructional designer per creare elearning efficaci

Diventa instructional designer per creare elearning efficaci

Una grande azienda di produzione di Vicenza voleva insegnare ai formatori interni i metodi e le procedure per diventare instructional designer (se ti chiedi chi è e cosa fa un Instructional Designer, guarda qui): erano gli stessi formatori che da anni tenevano corsi alla rete di vendita, ma avevano necessità di trasportare il materiale sull’elearning.
Quei formatori infatti si erano accorti ben presto che progettare una formazione da svolgere in aula (sia in presenza sia online in diretta) era molto diverso dal creare lo stesso percorso in modalità elearning.
Partecipare al corso Instructional Design (ID) è stata per loro una conferma.

Le slide esplosive

Secondo Mauro Blasi, docente Adobe e Instructional Designer, è uno dei punti fermi dell’ID: “ogni slide che usi per una normale presentazione dal vivo deve esplodere in tante altre “componenti” quando la trasformi in elearning”.
Può succedere che una normale slide possa “esplodere” in altri dieci oggetti quando viene manipolata per essere trasformata in un percorso di formazione asincrono (elearning) su una piattaforma LMS (Learning Management System).
Pensa quanto dense sono le tue slide: quanti concetti esprimi commentando slide dal vivo?
Ebbene, tutti i passaggi logici che presenti per accompagnare l’ascoltatore nel percorso formativo devono essere scorporati e poi riassemblati in schemi, colori, azioni, animazioni.
Questo processo di “esplosione” delle slide non è solamente estetico, anzi risponde all’essenza della metodologia elearning: l’efficacia.
Per capire meglio questo processo occorre fare un passo indietro.

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Chi è l’instructional designer?

Facciamo un passo indietro: per realizzare percorsi efficaci nell’e-learning destinato alle piattaforme LMS occorre formare dei buoni instructional designer.
Ma chi è veramente l’instructional designer e dove si colloca nel processo di realizzazione di un percorso elearning? Ce lo spiega Davide Pizzo, professionista elearning e instructional designer, con l’elenco delle principali figure professionali coinvolte nel suo lavoro: esperto di contenuti, instructional designer, grafico, sviluppatore e gestore del sistema.

  • L’esperto di contenuti è colui che conosce la materia da insegnare: il medico che deve trasmettere conoscenze in merito ad una procedura chirurgica o il tecnico che deve aggiornare i venditori sull’uso di una nuova apparecchiatura.
  • L’instructional designer è colui che interagisce con l’esperto di contenuti per sviscerare il flusso del discorso e creare uno storyboard che metta in fila i concetti e le conoscenze in modo logico, a disposizione del grafico che dovrà rappresentarli.
  • Il grafico prende spunto dagli input dell’instructional designer per realizzare gli elementi visuali che andranno a comporre il percorso, a supporto dei concetti presentati nello storyboard, come descritto nell’articolo sulle professionalità FAD.
  • Lo sviluppatore assembla gli elementi grafici (authoring) creando interattività, quiz e giochi per rendere efficace il percorso formativo avvalendosi dei principali strumenti professionali disponibili come Adobe Captivate e Articulate Storyline.
  • Il gestore del sistema garantisce che la piattaforma LMS scelta dal fornitore lavori adeguatamente in funzione del numero di accessi e sia implementata e potenziata laddove lo si ritenga necessario.

Come puoi notare l’instructional designer di trova in mezzo, tra due professionalità strategiche: deve fare da ponte tra l’esperto dei contenuti e il grafico. Capita che alcune di queste figure siano rappresentate da un unico professionista, in tal caso i passaggi sono più veloci, ma occorre tenere ben distinte le funzioni di realizzazione per evitare confusione.

Impara ad insegnare: l’instructional design

Diventa instructional designer per creare elearning efficaci con EsperoIl percorso formativo per imparare ad insegnare e per diventare instructional designer è composto da diversi step: dagli elementi teorici di base alle teorie dell’apprendimento, alla conoscenza dei principali modelli di istruzione con analisi di limiti e potenzialità.
Per strutturare correttamente un percorso e learning occorre anche realizzare un’attenta analisi dei fabbisogni dell’utenza, calibrando la scelta dei metodi di raccolta dati.
Segue poi la fase di realizzazione dello storyboard e l’uso sapiente degli strumenti per realizzare i prototipi (il cosiddetto wireframe) e tutti i learning objects necessari secondo i principi di usabilità e di design centrato sull’utente.
Arriverai infine alle conoscenze delle regole del copyright, con l’accortezza di attingere più possibile a risorse common creative per realizzare interattività, simulazioni, video e giochi per l’apprendimento, coronati da test di avanzamento e verifiche dell’efficacia.
Come vedi il percorso è denso e interessante, e ti permetterà di conoscere anche gli standard della pubblicazione SCORM (Shareable Content Object Reference Model), essenziale per la compatibilità dei tuoi contenuti con tutte le piattaforme elearning.

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Non dimenticare la User Experience (UX)

Ogni volta che ti appresti a comporre un layout, ovvero una interfaccia grafica che richieda interazione da parte degli utenti, non dimenticare di rispondere alle richieste dell’attuale User Experience (UX) condivisa. Infatti per strutturare un corso elearning non è sufficiente l’analisi dei bisogni formativi, serve anche una buona conoscenza dell’esperienza d’uso degli utenti su piattaforme informatiche.
La conoscenza di questo argomento ti permetterà di creare lezioni che verranno ascoltate e assimilate piacevolmente. Gli utenti si accorgeranno che stai raccontando loro qualcosa di importante attraverso una narrazione molto interessante per loro (storytelling).
Domande fondamentali da porsi disegnando la User Interface (UI) o interfaccia utente:

  • sto fornendo valore all’utente?
  • la mia interfaccia è facile da comprendere?
  • la mia interfaccia è bella e piacevole da usare?Se vuoi completare il quadro, lasciati guidare anche da questi aggettivi cruciali che devono caratterizzare i tuoi oggetti di istruzione: utile, funzionale, desiderabile, ricercabile, accessibile, credibile.

Ecco alcuni corsi disponibili anche in aula virtuale che possono aiutarti in questo approfondimento sull’instructional design e sulla realizzazione di elearning:

Ambrogio Braghetto
Articolo di Ambrogio Braghetto
Training Coordinator
Esperto di orientamento per la formazione aziendale e coordinamento docenti su temi di project management, soft skill, Microsoft per tecnici, servizi cloud AWS, grafica, video, web, sviluppo app, digital marketing, sistema operativo Apple (macOS e iOS), modellazione e rendering 3D. Tutti gli articoli di Ambrogio Braghetto »
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