11 Lug 2019

Intelligenza artificiale: da mito a realtà

Intelligenza artificiale: da mito a realtà

Intelligenza artificiale o AI, l’acronimo inglese, è un termine molto usato insieme a ML Machine Learning. Fin dai primi racconti di fantascienza esiste il mito dell’intelligenza artificiale superiore a quella dell’uomo: oggi inizia a essere realtà. Nella vita quotidiana ci sono vari sistemi di automazione con apprendimento costante; basti pensare a Siri di Apple, che gestisce funzionalità semplici, ma apprende da ogni singolo utente e migliora interazione dopo interazione. E oggi dal telefono si è estesa al computer. Molti possono pensare che siano tecnologie a disposizione solo di pochi, mentre oggi abbiamo accesso ai risultati di tali tecnologie nei software che usiamo tutti i giorni, in modo semplice e trasparente. Solo un paio di esempi: la tecnologia Sensei sviluppata da Adobe il Neural Engine introdotto da BlackMagic nella nuova release r16 di DaVinci.

Carlo Macchiavello – Trainer certificato Espero e Post production video editor

1. ADOBE SENSEI

Adobe-Sensei-corsi-espero

Adobe sviluppa da anni la tecnologia Sensei, un environment di sviluppo che permette di migliorare e semplificare i lavori ripetitivi della creatività:

– in Photoshop troviamo funzioni di selezione ottimizzate (il bottone “seleziona soggetto” identifica figure umane e animali e man mano che crea selezioni impara a migliorarle), strumenti di selezione dei bordi, nuove tecniche di cancellazione intelligente, un sistema per riconoscere i font dalle immagini.

– in Premiere troviamo strumenti per il riconoscimento delle figure umane e la correzione del colore delle scene, rispettando la continuità del montaggio; nel comparto audio è in grado di generare un suono migliore con una riduzione rumore selettiva.

– in After Effects è stato introdotto un sistema di cancellazione selettiva che permette la generazione del background frame by frame utilizzando le informazioni circostanti.

Adobe Sensei si configura quindi come un “assistente” (Sensei in giapponese significa insegnante) che può svolgere compiti ripetitivi, consentendo all’uomo di concentrarsi sugli aspetti creativi del proprio lavoro.
Uno studio commissionato da Adobe nel novembre del 2018 ha rilevato che tre quarti dei professionisti creativi spendono metà del loro tempo in attività ripetitive e non creative.

2. NEURAL ENGINE

Da vinci Resolve 2 facial-recognition

BlackMagic nella nuova release r16 ha introdotto il Neural Engine, che migliora l’editing nel nuovo modulo cut intuendo dove e come vogliamo montare le clip. Nella creazione dei ralenti in post produzione è in grado di generare frame nuovi non dalla semplice interpolazione delle informazioni esistenti, ma riconoscendo forme e pattern di struttura per generare i pixel più coerenti con il resto dell’immagine. Il sistema di scaling utilizza tale tecnologia durante l’upsampling delle immagini per rendere più naturale la trasformazione. Sono stati introdotti sistemi di riconoscimento e catalogazione dei volti per ottimizzare la fase di organizzazione e gestione delle clip per il montaggio.

Ambrogio Braghetto
Articolo di Ambrogio Braghetto
Training Coordinator
Esperto di orientamento per la formazione aziendale e coordinamento docenti su temi di project management, soft skill, Microsoft per tecnici, servizi cloud AWS, grafica, video, web, sviluppo app, digital marketing, sistema operativo Apple (macOS e iOS), modellazione e rendering 3D. Tutti gli articoli di Ambrogio Braghetto »
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