06 Apr 2021

Big Sur e chip M1: la registrazione del webinar dedicato a Apple

Se ti sei perso il nostro Webinar – Le novità di casa Apple: Big Sur e Chip M1, ecco qui la registrazione:

Durante questo incontro virtuale abbiamo parlato del fatto che la nuova versione Big Sur, introdotta a fine novembre 2020, non sia stata l’unica novità di Apple. Una vera e propria rivoluzione in termini di hardware è avvenuta, quasi contestualmente, con il lancio del chip M1, le cui performance hanno lasciato sbalorditi anche i più scettici.

Perchè Big Sur e il Chip M1 meritano la nostra attenzione?
Cosa li rende innovativi e degni di apprezzamento?

Per rispondere a queste (e altre) domande, noi di Espero abbiamo pensato a questo webinar gratuito di un’ora con il nostro docente Andrea Fasoli, Apple Certified Trainer e Technician e consulente informatico, che ci ha illustrato tutte le innovazioni che Cupertino ha introdotto a fine 2020.

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Ecco le domande che sono state rivolte a Andrea Fasoli durante il webinar

Per le app di iOS su Mac come vengono gestite le gestures?

Questo è una bellissima domanda: alcune app sono già ottimizzate per l’M1 e Apple lo segnala. In tutti gli altri casi troveremo l’indicazione “non verificata per macOS”, alcune gestures potrebbero pertanto non funzionare. Sarà lo sviluppatore a doverci informare dell’eventuale ottimizzazione della App.

 

Ma chi acquista un Mac con chip M1 diventa una specie di tester?

No, i tester hanno già ricevuto il Mac Mini di prova all’inizio del 2020: all’interno del kit di prova era presente il chip dell’iPhone A14. Il prodotto è stato pertanto ampiamente testato prima di voi.

 

Il chip M1 comprende anche il processore T2? 

Tutto quel che riguarda la sicurezza del Mac non passa più per processore dedicato, il T2,  ma lo ritroviamo ora direttamente integrato nel chip M1. Tutte le operazioni di criptazione e decriptazione del disco, ad esempio, sono gestite direttamente dal chip M1. Nel passato era compito del processore T2, vista l’impossibilità di Apple di toccare la componentistica Intel, ma ora il problema è superato e sul fronte della sicurezza gli utenti possono stare tranquilli.

 

Abbiamo detto che il chip M1 ha 8 giga ma di fatto a quanti giga “reali” corrisponderebbero? 

Per la prima volta da anni nella sezione riepilogativa delle informazioni sul nostro Mac è più indicata la frequenza di calcolo come una volta con i processori Intel; Apple sta importando l’approccio di iPhone e iPad nel mondo desktop: quindi maggiore enfasi sul rapporto hertz/watt piuttosto che sui singoli megahertz dei core. La ragione di questa scelta? Mettere in risalto l’idea di ottenere massima potenza al minimo consumo energetico, piuttosto che rincorrere un’idea di massima potenza a scapito dell’efficienza energetica. In ogni caso i core dell’M1 sono 8: 4 da 2 ghz ad alta efficienza e 4 da 3.2 ghz ad alte prestazioni, che si azionano in momenti diversi in base all’occasione d’uso. La ram è invece al momento 16 gigabyte (al massimo)  perché i moduli LPDDR4X utilizzati al momento non possono essere costruiti in blocchi più grandi.

 

Compatibilità con applicazioni grafiche, Autodesk e Adobe?

È verosimile che Autodesk ottimizzerà per il chip M1 le sue applicazioni. Adobe sta lavorando sulle versioni specifiche per M1; al momento Photoshop e Lightroom sono già ottimizzati. Ricordiamo che siamo ancora in una fase di transizione, una fase che secondo Apple potrebbe durare due anni.

 

Che cos’è Rosetta 2 e perché si trova sui Mac con chip M1?

Tutte le volte che abbiamo un’applicazione non specifica per il chip M1 entra in gioco Rosetta 2, un sistema di traduzione che adatta quello che è stato originariamente progettato per Intel x86/64 sul mio chip M1. Dove posso vedere se la mia applicazione è nativa o Rosetta la sta adattando? Informazioni di sistema è la sede per controllare questo aspetto. Nella parte delle applicazioni ci sarà una colonna che indicherà se l’applicazione è universale o sviluppata per chip M1 o se è ancora su Intel (questo vuol dire che interverrà Rosetta 2). Esiste un leggero decadimento con Rosetta 2 delle prestazioni, ma è molto marginale. Nella colonna sono presenti anche le app sviluppate per iOS, ma che comunque possono funzionare sui Mac col nuovo chip. 

Ho visto Parallels, il vero dubbio è …riusciranno a far girare macchine virtuali?

Sia Parallels sia VMWare col suo Fusion hanno cominciato a lavorare sul fronte della virtualizzazione. Microsoft però limitava l’utilizzo della licenza di Windows RT (versione per processori ARM) al singolo dispositivo. Parallels ha rilasciato gratuitamente una versione di prova su cui poter installare una ISO di Windows RT per virtualizzare il sistema operativo di Microsoft sul chip M1. Nonostante sia solamente una beta ha risultati particolarmenti sorprendenti.  Con macchina virtuale avviata ci vuole un secondo e mezzo per passare da un sistema all’altro.

 

Compatibilità con altri Software?

Microsoft 365 è già disponibile per M1: nessun problema nel gestire file enormi. Per le app musicali: Logic è già stata ottimizzata perché di Apple. Ableton ci sta ancora lavorando ma si può comunque utilizzare grazie a Rosetta 2.

 

Ci sarà un sistema operativo unico?

Non possiamo escludere l’unificazione considerato che il sistema operativo degli iPhone nasce da una costola di macOS. Ora con BigSur stiamo vedendo un riavvicinamento del mondo desktop verso il mobile. Ci saranno molte somiglianze nel futuro sebbene gli usi di un desktop e di un cellulare resteranno sicuramente ancora diversi.

 

Ambrogio Braghetto
Articolo di Ambrogio Braghetto
Training Coordinator
Esperto di orientamento per la formazione aziendale e coordinamento docenti su temi di project management, soft skill, Microsoft per tecnici, servizi cloud AWS, grafica, video, web, sviluppo app, digital marketing, sistema operativo Apple (macOS e iOS), modellazione e rendering 3D. Tutti gli articoli di Ambrogio Braghetto »
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